Raccolta di novelle edite nel 1901, una delle prove più convincenti dell’inesauribile vena narrativa di Luigi Capuana. A raccontarle, nell’esclusivo salotto aristocratico della baronessa Lanari è l’ottuagenario dottor Maggioli, spaziando dai fenomeni spiritici al progresso tecnologico, con sottile vena moralistica e garbata ironia, sospendendo il giudizio scientifico ma non quello etico.